La Storia della Sagra della Polenta ha origini antichissime, sin dal febbraio 1622, l’ultimo giorno di carnevale, quando venne festeggiato a Tossignano con grandi abbuffate di polenta condita con salsiccia, offerta gratuitamente ai paesani e ai forestieri.
Da allora il cerimoniale della festa si è mantenuto immutato nei secoli: appena terminata l’ultima Messa si accendono, all’aperto, in piazza, i fuochi sotto i capaci calderoni di rame intorno ai quali si danno da fare i numerosissimi cuochi ereditari che indossano casacche e berrette gialle.
A Borgo Tossignano nascono invece i saporiti maccheroni conditi dal gustoso ragù a legare i due piatti e i due paesi, un tempo rivali in questa giornata.
Oggi, che i rancori sono dimenticati, gli abitanti delle due comunità partecipano alla cerimonia dello scambio di sapori tra le due sagre.
Un breve rito, ma significativo vede i paesani scambiarsi i reciproci piatti.
Questo permette che le due feste convivano ancor oggi nello stesso pomeriggio.